domenica 26 settembre 2010

La leggenda di Monte Forato


Il monte Forato è un arco naturale ciclopico perfetto, alto 28 metri e largo 32, che college due vette situate lungo il crinale delle Alpi Apuane che separa la Versilia dalla Garfagnana. Il suo spessore è circa 8 metri. Rappresenta uno spettacolo naturale unico per imponenza e bellezza. Sulle sue origine sono nate diverse leggende, una delle più conosciute vede come protagonista la figura di San Pellegrino. Il santuario di San Pellegrino si trova nel comune di Castiglione di Garfagnana,(vicino a Sillico!) sull'Appennino al confine tra Emilia e Toscana. San Pellegrino stava constuendo una croce con tutto il suo amore e il Diavolo proprio non sopportava più di vederlo pregare e cantare tutto il giorno. Più volte l'aveva tentato inutilmente. Così alla fine decise di dargli uno schiaffo, che fece cadere a terra il Santo tramortito. "Questa volta finalmento l'ho sistemanto! Vedrai che per un bel po' la smetterà di far croci e biascicare orazioni! Che schifo che mi fa!"

Così diceva il Diavolo,mentre rideva. Ma San Pellegrino si rialzò e diede al Demonio un tale schiaffone che egli volò attraverso tuttal la valle, batté la testa contro i monti delle Alpi Apuane, fece un buco nella montagna e si ritrovò in Versilia. Da qui si originò il Monte Forato. E da quel giorno di diavoli in Garfagnana non se ne vedero più.






La Leggenda dell'uomo morto

Tra la Pania della Croce e la Pania Secca (si può vederla da Sillico!)s'è il profilo di un gigante addormentato. Tutti lo conoscono come "l'Uomo Morto" ed è facilmente riconoscibili sia dalla Versilia, sia dalla Garfagnana, che dalla valle inferiore del Serchio. Si racconta, che tanti anni fa, la Pania della Croce non era unita alla Pania Secca e tra le due vette si stendevano vasti prati dove i pastori conducevano ogni estate i loro greggi a pascolare.

Un'estate, un pastore ed una pastorella si incontrarano su quei prati con le lore pecore e trascorsero molti pomoriggi insieme a fare ghirlande di fiori, a guardare il mare lontano, a confidarsi i loro sogni. Tra i due giovani nacque l'amore, ma sul finir dell'estate, il giovane pastore iniziò a trascorrere sempre più tempo da solo a guardare il mare, pensando ai bastimenti che lo solcavano.

La fanciulla iniziò a preoccuparsi per lui; gli rivolgeva molte domande e gli prestava ogni genere di attenzione, ma il giovane si manteneva misteriosamente silenzioso.

Sul finire dell'estate, quando giunse il momento per i pastori, di scendere e tornare alle proprie case, il giovane chiamò a sé la sua fedele amica e le confidò che desiderava abbandonare le montagne e andare a fare il marinaio per conoscere posti nuovi e gente nuova.

Così un giorno partì verso il mare. La giovane pastorella rimase sola sulle montagne senza perdere la speran za di vedere un giorno tornare il suo innamorato.

Passarono i mesi; l'estate tornò, ma la poastorella trascorreva lunghe ore a guardare fissa il mare, pregando il Signore che facesse tornare il suo perduto amore. A nessuno rivolgeva la parola, si escludeva dalla comagnia degli altri e in niente riusciva a trovare conforto, se non nel guardare insistentemente il mare.

Di lei si era accorto, nel frattempo, un giovane ragazzo che era salito sui pascoli della Pania per la prima volta quell'estate. Era remasto affascinato dalla bellezza della giovane pastorella. Egli aveva cercato con ogni mezzo di parlare alla ragazza, ma ella fuggiva dalla sua presenza. Un giorno il nuove pastore gli confidò il sincero e profondo amore che aveva per lei e cercò di capire la ragione della sua tristezza, invitandola a confidargli le sue pene. La pastorella raccontò la storia del suo sfortunato amore. Allora il giovane pastore capì che cosa doveva fare per liberare la pastorella dal tormento del passato. Decise di salire sulla vetta della Pania della Croce e chiedere a Dio che gli venisse suggerito il modo per far dimenticare alla fanciulla il suo amore. Gli fu rivelato che l'unico sistema, sarebbe stato quello di impedire alla pastorella la vista del mare, ma per fare questo egli avrebbe dovuto sacrifacarsi, stendendosi a terra e lasciare che il suo volto venisse trasformato in quello di un gigante di pietra che avrebbe unito le due Panie, nascendendo la vista del mare.

Il giovane pastore per amore della fanciulla accettò e, da quel giorno, il suo volto fu impresso tra le montagne e venne ricordato da tutti come "l'Uomo Morto".

John, Conversazione B1

Avventura - Giro d'Italia


Ciao amici,

Come già sapete: durante il giro d'Italia ci sono venuti 9 amici da Sillico/Garfagnana a Middelburg per cuninare 3 giorni delle cene tipiche Sillicinese/Toscane nei vestiti mediavali per fare un po' publicità per Sillico. Cinque amici sono venuti in aereo (Pisa-Bruxelles) e noi siamo andiati a prenderli all' aereporto. Gli altri erano in macchina con 50kg di salsiccie/300ltr di vino/30kg farina di castagna/spezie ecc.

Peró prima di essere arrivati, c'è stato un casino proprio!! Dopo Anversa avevano seguito i cartelli "Breda-Rotterdam" al posto di "Breda-Bergen-op-Zoom-Vlissingen"!

Allora ad un certo punto sono stati a Rotterdam e poi hanno cominciato a telefonare, prima con loro amici italiani, ma naturalmente quegli non potevano aiutarli - allora volevano che io fornissi tutte le informazioni!!

Raffigurate: 4 italiani, totalmente in panico, parlando troppo veloce, telefonando ogni 5min.!! "BBBerkunupzzzoooem!!?? VVliezzinkun??"

Come dovevo ricondurli alla calma?

Ad un certo punto ho pensato un piccolo momento: "chiunque fosse al telefono, io non rispondevo!"

Ma naturalmente mi rendevo conto che comunque fosse, io li dovevo aiutare lo stesso.

Al ristorante, dove noi stavamo aspettando, tutti gridavano a me : "di' questo, di' quello ecc" Ad un certo punto ho detto: "è meglio che voi vi facciate i fatti voi!" e io sono andato fuori cosi ché potevo parlare tranquillo con l'autista. Purtroppo mi non ricordavo l'alfabeto italiano tutto corretto, ma per fortuna capivano anche l'alfabeto telegrafico (alpha,bravo,charlie,delta,echo,foxtrot,golf,hotel,india,juliet,kilo,mike,november,oscar,papa,quibec,romeo,sierra,tango,uniform,victor,whisky,xray,yankee,zoeloe) e quando erano arrivati vicino a Middelburg (2 km fuori Middelburg), io sono andato in questo posto e li ho portati al ristorante.

Quanto contenti eravamo che finalmente tutti stessimo insieme di nuovo!

saluti/John

lunedì 20 settembre 2010

Han si congeda dopo dieci anni!


Una descrizione di quasi 10 anni di lezione italiane non puó essere altra che il racconto di Fernanda. Quando lei mi chiedeva, all'occasione del mio congedo, di scrivere un riassunto sulle mie esperienze, quello non é stato, probabilmente, la sua intenzione. Però non ci sfuggo. Italia e la lezione italiana é Fernanda.

Per anni e anni siamo andati in Italia, io e la mia amica. Per vacanze e a causa della bellezza e la storia del paese. Perció ho preso lezioni di italiano. Affinche sapessi capire e godere meglio. Con Fernanda avevo tutto. Conoscenza della lingue e della cultura.

Questo non é più necessario. Là dove andiamo quasi sempre (Toscana e Umbria) posso rivolgermi in olandese e in italiano.

Ma scherzi da parte, ho goduto le lezioni e la personalità ispiratrice di Fernanda.
Le auguro a lei e a tutti i corsisti un' esperienza italiana fantastica.

Han Hardeman
per il testo in olandese clicca qui