Eravamo en tre, Rina, Geertje e Margith. Ci siamo scambiati le nostre storie della settimana passata in cui Geertje ha raccontato che ha lavorato in giardino nonostante la sua schiena non fosse completamente guarita. Ma pian pianino se la cava mettere tutt’a posto: tagliare l’erba, potare i vecchi rami ecc. Ha difficoltà inchinarsi o abbassarsi (buigen) perciò si inginocchia (knielen) per lavorare. In seguito abbiamo parlato della bella storia “Dammi la mano”. Abbiamo provato di fare un riassunto della storia e poi abbiamo discusso i segnali letterari, dove l’autore da l’impressione per la prima volta ((dapprima?)) che il protagonista sia un uomo negro di Africa. C’è una frase “ ... in questa città, così grande così fredda, così diversa della mia”. Li vede solo che non è della città. Fernanda ci ha spiegato che il segnale è nel frase sulla pagina 13: “ Quando entro il cameriere mi chiede se voglio bere qualcosa. La sua voce non è gentile, ha capito che non ho molti soldi.” È una questione culturale; c’è molto razzismo in Italia perché ci sono moltissimi immigranti poveri sopratutto d’Africa. Il camariere vede la faccia (nera) del protagonista e subito l’ha disapprovato .
La maggioranza degli immigranti vuole guadagnare soldi con un lavoro onesto ma la mancanza dei posti li lasciano senza soldi quindi sono uomini disperati.
Nel testo si usa molte volte il tempo grammaticale ‘il gerundio’. Non l’abbiamo usato prima e parliamo un po’ con un esempio,: Sto cucinando mentre parlo al telefono. Altre parole o descrizione della stessa attività sono fare da mangiare o preparare da mangiare.
I compiti per la prossima lezione, la quale sarà il 2 di aprile, perché non può venire nessuno il 19 marzo!,
ci sono degli esercizi da fare, c, d ed e.
Sul blog sotto grammatica o sotto il nostro gruppo troverete esercizi da fare per esercitare il periodo ipotetico.
Al lavoro, in bocca al lupo.
Margith
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