Sembra che cantare non solo faccia bene all'anima ma che serva anche per
sfogare le nostre lamentele e disagi
Se siete sfiancati dai ritardi dei servizi pubblici, se la segnaletica stradale è inesistente, se siete irritati dai vicini rumorosi, da regole e tariffe insostenibili, se volete protestare per il costo dei cinema o più semplicemente, se desiderate far conoscere i vostri stati d’animo esistenziali, lamentarvi di qualcosa o di qualcuno, da oggi potete farlo in musica costituendo un coro ed esibendovi nei luoghi pubblici della vostra città. Proprio così, un coro per lamentarsi. E’ una trovata decisamente originale. Stravagante ma non troppo. Ironica, sicuramente. Interessante, quanto basta per stuzzicare la curiosità. Forse utile socialmente, ma è presto per dirlo.
Stiamo parlando del Coro delle Lamentele, una nuova iniziativa artistica e culturale a livello internazionale promossa in Italia dall’Associazione culturale Start. L’idea è nata in una fredda giornata finlandese. Passeggiando per le strade di Helsinki, gli artisti Tellervo Kalleinen e Oliver Kochta-Kalleinen si sono chiesti come poter trasformare l’enorme energia che gli esseri umani infondono nelle loro lamentele, in qualcosa di creativo. Alla fine, partendo dalla considerazione che gli abitanti di tutte le città del mondo amano lamentarsi della propria città e della vita in generale, i due artisti hanno pensato di tradurre questo fenomeno universale in un’iniziativa divertente e coinvolgente, la prima delle quali è stata tenuta a battesimo a Birmingham dove si è esibito il primo Coro delle Lamentele composto da cittadini volenterosi i quali, con l’aiuto di un compositore, hanno creato una canzone delle loro lamentele esibendosi in coro nelle piazze e in altri luoghi pubblici della città.
Il progetto ha trovato così tante adesioni che si sta allargando a macchia d’olio. Si moltiplicano i Cori delle Lamentele che vanno formandosi in molte città del mondo. Fino ad oggi hanno partecipato all’iniziativa 14 città fra cui Amburgo, Helsinki, Gerusalemme, Melbourne, San Pietroburgo, Budapest, Chicago.
Dovremmo forse anche in Olanda aderire a questa iniziativa?
1 commento:
Gli italiani sanno cantare
Han
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