martedì 1 dicembre 2009

DIscorso Indiretto II - Teoria -

Discorso indiretto e concordanza grammaticale dei tempi

Le indicazioni temporali vanno adattate alle regole della concordanza dei tempi: nell'esempio del re Luigi, il presente della prima frase diventerà dunque imperfetto.

Va comunque detto che (sempre secondo le regole della concordanza) se il tempo della principale è il presente, non sarà necessaria alcuna variazione (Luigi XIV dice che il re è lui).

Se la frase principale è ad un tempo passato (imperfetto, passato remoto, trapassato, il più delle volte passato prossimo), i tempi andranno adattati in questo modo:

Forme verbali Discorso diretto Discorso indiretto

presente → imperfetto
Luigi disse: "Mario lavora troppo" Luigi disse che Mario lavorava troppo

passato prossimo → trapassato prossimo
Luigi disse: "Mario ha lavorato troppo" Luigi disse che Mario aveva lavorato troppo"

futuro → condizionale passato
Luigi disse: "Mario lavorerà troppo" Luigi disse che Mario avrebbe lavorato troppo

condizionale presente → condizionale passato
Luigi disse: "Mario vorrebbe lavorare" Luigi disse che Mario avrebbe voluto lavorare

imperfetto → imperfetto
Luigi disse: "Mario voleva lavorare ma non poteva" Luigi disse che Mario voleva lavorare ma non poteva

imperativo → infinito combinato a di
Luigi disse a Mario: "Lavora!" Luigi disse a Mario di lavorare

Adattamento della persona
I pronomi personali vanno adattati al contesto; questo vuol dire che la deissi personale non può venire stravolta o, in altre parole, che il significato dell'enunciato deve restare lo stesso. Nell'esempio del re Luigi XIV, la prima persona io diventa logicamente lui/egli.

Ciò non costituisce una regola fissa. Ad esempio, se si ripete il proprio discorso, è chiaro che non sarà necessario alcun adattamento: Ho già detto e ridetto che io non posso mangiare il pesce.

Adattamento della deissi temporale e spaziale

Anche dal punto di vista temporale e spaziale, la deissi deve essere adattata al nuovo contesto, quello in cui l'enunciato viene ripreso. Per illustrare questo fenomeno, si ricorre ad un nuovo esempio:

Gianna mi ha detto un mese fa: "verrò lì da te domani"
diventerà

Gianna mi ha detto un mese fa che sarebbe venuta qui da me il giorno dopo.

Nella lingua corrente, i fenomeni di adattamento della deissi temporale e spaziale sono numerosi: qui diventa normalmente lì; questo può diventare quello; domani viene riportato di solito con l'anaforico l'indomani, mentre ieri diventa il giorno prima.

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